domenica 13 novembre 2016

CONSIDERAZIONE DI DON MINUTELLA A RIGUARDO DELLE APPARIZIONI MARIANE

Cari amici di Radio Domina, l'attenzione e la sensibilità di non poche realtà ecclesiali nei confronti delle apparizioni mariane e dei messaggi della Vergine non è – come sostengono alcuni – una proiezione millenaristica ad uso dei circoli mariani. Si viene addosso a quelli che nella Chiesa continuano ostinatamente a seguire la direzione che il cielo, attraverso Maria, traccia!
Noto che, per esempio, proprio mentre siamo entrati nella fase decisiva di questi tempi di Maria, il partito degli avversari coalizzati tra di loro intensifica l’opposizione. Ampio e trasversale partito che, per andare contro il piano di Maria, è stato capace di mettere insieme i cattolici adulti, i cattoprogressisti, i relativisti, i cattoliberali e via dicendo, tutti accomunati da un unico livore: la rabbia per Colei che ha scardinato i loro piani. Di recente, un biblista che nega la risurrezione di Lazzaro e che, ovviamente, è a favore delle unioni gay, uno di quelli che non mette mai l’abito (pur essendo un religioso), che ovviamente propone una Madonna che deve stare zitta perché – dice lui – nel vangelo parla poco (cadendo così nel più ridicolo maschilismo), che offre della Bibbia una lettura unilaterale (quella “vincente” del metodo storico-critico che ha spogliato le pagine rivelate di ogni sussulto soprannaturale), ecco, tale religioso dei Servi di Maria (sic!), condanna come psicopatici, degni dei reparti di Neuropsichiatria, i cattolici che seguono i messaggi della Vergine! Con l'assunzione del metodo praticamente sovietico: gli avversari vanno internati nei gulag!
Ed è ormai da tempo che, soprattutto in Italia, viene gettato il disprezzo verso i circoli cattolici mariani (quelli che io amo definire il popolo dei mariano-militanti), quasi come se fossero realtà extraecclesiali, e non degne di credibilità, quando invece sono proprio essi che danno respiro ad una Chiesa col fiato corto.
La questione relativa ai cosiddetti "tempi di Maria" è teologicamente rilevante. Ignorarlo potrebbe costituire – come diceva suor Lucia di Fatima – un peccato contro lo Spirito Santo, perciò imperdonabile, quella suor Lucia che ha continuato ad essere portavoce della Vergine, nonostante tutti gli imbavagliamenti. 
Forse molti non sanno che suor Lucia di Fatima, ripetutamente interrogata a riguardo del terzo Segreto, soleva dire che il suo significato più profondo si trova nei Vangeli e soprattutto nell’Apocalisse. Analoga affermazione è stata ripetuta da Ratzinger quando, ancora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in un’intervista con Vittorio Messori, a riguardo di Fatima e della presenza così rilevante di Maria in questi tempi (forse implicito riferimento a Medjugorje), rinviava anch’egli alla Sacra Scrittura e in particolare all’Apocalisse. Come a dire che questi “tempi di Maria” sono qualcosa di più serio rispetto al modo in cui parecchi teologi liquidano tale faccenda come peregrina e ingenua.
Preoccupati fino all'ossessione di garantire il dialogo con il mondo, tali teologi, che intervengono sulle apparizioni mariane con un'aggressione che è quantomeno sintomatica di un disagio profondo, perdono di vista che lo Spirito soffia dove vuole e non si lascia condizionare dalle mode teologiche, perché appunto ci sono i "segni dei tempi". Su questa categoria, praticamente si è avuto il consenso unanime di tutti i teologi, tanto che è filtrata nei documenti ufficiali del Concilio Vaticano II. Che cosa si intende e come correlarla ai “tempi di Maria”? La Chiesa invita a saper leggere questi segni e a scrutarli, come chiede Gesù in Mt 16,3. Segni dei tempi è l’azione che lo Spirito Santo sempre nuovamente svolge in ogni stagione della storia, per indicare la presenza del Risorto nella vita della Chiesa e per la salvezza degli uomini. I segni dei tempi sono il linguaggio dello Spirito Santo. Lui interviene in modo sorprendente e inaspettato, scardinando ogni volta le tranquille e sclerotiche certezze degli uomini. Ora, è sorprendente osservare come questa categoria venga adoperata in tutte le salse dai teologi, per legittimare ogni apertura teologica. Quando tuttavia viene loro chiesto se non è possibile leggerla anche in relazione a questa diffusa presenza di Maria con le sue apparizioni, d’un tratto la negano e la ridimensionano. Non potrebbe lo Spirito Santo suscitare questa presenza mariana così diffusa? Non è libero Dio di agire in modo da superare le nostre categorie? Sì, dicono loro, e tuttavia non a riguardo di tale aspetto. E perché, domando io? Perché la Vergine parla poco nei vangeli! Che razza di argomentazione è questa? Dunque, sì alla libera iniziativa dello Spirito, ma non poi così tanto come fanno credere i teologi modernisti! Lo Spirito Santo può operare liberamente, fintantoché non contraddice la loro visione d’insieme. Allora, no! Dio non è libero fino in fondo. Deve prima consultare l’agenda progressista e massonica anticattolica, e poi inviare sua Madre nel mondo!
Del resto, la mariologia vera è solo quella del vangelo (proprio alla maniera di Lutero!). E se proprio la Vergine deve parlare, e lo fa con il linguaggio di Dio che sconfessa le mode teologiche progressiste, sapete voi come reagiscono? Con prove deboli fino al ridicolo. Intanto affermano che le apparizioni sono rivelazioni private, quando riconosciute dalla Chiesa, e che pertanto non meritano l’assenso di fede, si può essere liberi di crederci oppure no. Giusto! Ma allora se non ci si crede, come mai tutta questa attenzione rivolta a chi invece vuol essere libero di crederci? Non è che, per dire, si nota la stessa acrimonia di chi ci crede nei confronti di quelli che restano indifferenti o ostili, al massimo si prega per loro. E invece questi con le dita negli occhi ti saltano addosso in casa tua... Liberi oppure no? E inoltre, se proprio deve parlare questa benedetta Madonna, allora che almeno dica ciò che piace loro. Altrimenti è falso. Ma volete voi, poveri cattolici madonnari, che accettino mai la parola castigo di Dio, che suona come una bestemmia per il misericordismo diffuso? Eppure nel 1917 a Fatima è così che la Vergine del Rosario anticipa il conflitto mondiale, e a La Salette nel 1846 la carestia nella regione prealpina, come conseguenza del peccato degli uomini, e quindi testualmente come castigo inviato da Dio. Perché questo è il peccato, soprattutto quando diventa collettivo, e assurge a fondamento di un’intera società: è l’allontanamento da Dio, il sovvertimento dell’ordine voluto dal Creatore, in un’ultima istanza è, come si legge di Sodoma e Gomorra (che i poveri teologi e uomini di Chiesa progressisti e massoni hanno trasformato in una favoletta eziologica), l’avvio dell’autodistruzione. Che poi, se proprio di mito del Vicino Oriente Antico si tratta (a riguardo di Sodoma e Gomorra), mi domando se il messaggio che porta con sé è comunque ancora roba rivelata oppure no! Se dici che lo è, apriti cielo! Allora anche la Madonna, che parla di castigo divino a Fatima e non solo (basti per esempio citare Civitavecchia) non è aggiornata! Forse dovranno attendersi prossimamente che in uno dei suoi messaggi la Madonna parli in modo luterano, o che so io, ecologista, modernista, misericordista, ambientalista, sociologico, e così via… Magari è andata a lezione da qualche Cardinale affine a tali sensibilità. E così d'un tratto cambieranno finalmente parere...

Don Alessandro Maria Minutella

2 commenti:

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